Le origini del termine scuola

Con il termine scuola si va a definire un’istituzione destinata all’educazione e all’istruzione di studenti. In questo senso, esistono piani d’istruzione più o meno generici, che variano a seconda dell’età degli allievi.

Le origini del termine risalgono all’antico latino che, con il termine “schola” andava a definire un luogo in cui andava speso il tempo libero. Ciò in riferimento ai luoghi in cui gli antichi greci si incontravano (proprio nel tempo libro) per discutere di temi scientifici o di filosofia.

Visto in questi luoghi si leggeva anche, il termine schola ha assunto presto il significato anche di un luogo dedicato alla lettura e, in tal senso, è poi divenuto definitivamente un termine che definisce gli istituti di istruzione.

Scuola

IL LICEO CLASSICO
TRA MODERNITA’ E TRADIZIONE

L’attività educativa del Liceo Socrate si propone di favorire le condizioni e fornire i contenuti e gli strumenti affinché studenti e studentesse costruiscano in piena autonomia la propria cultura, umana e civile.
Di fronte alle profonde trasformazioni prodotte dalla globalizzazione dei processi produttivi, dalle nuove forme di comunicazione, dalle tensioni crescenti in una società multinazionale e multietnica, appare indispensabile che l’esperienza scolastica favorisca la formazione di uomini e donne che, realizzando le proprie caratteristiche, rispettino quelle altrui, nella convinzione che la relazione con qualsiasi tipo di diversità costituisca non una minaccia, ma un’occasione di crescita e di arricchimento della propria cultura e della propria sensibilità.
E’ per questo motivo che, accanto alla tradizione di un’accoglienza specializzata per gli studenti diversamente abili, il Liceo vanta anche quella di un’attenzione particolare alle Pari Opportunità tra uomo e donna, grazie alla quale si è collocato nel 2008 tra i vincitori di un concorso nazionale (realizzato con il finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità – Progetto FORMEZ) per la progettazione di moduli didattici dedicati a tale problematica, alcuni dei quali consultabili nella pagina WORKSHOP. Nel quadro della lotta ad ogni tipo di discriminazione, ed in particolare contro l’ omofobia, il Liceo ha partecipato anche al Progetto europeo Eurialo (conclusosi nel 2011) e alle attività del progetto Niso, un’ iniziativa che ha coinvolto, nel 2011-2012 più di quattromila studenti di Italia, Belgio, Estonia ed Olanda (con il patrocinio della Provincia di Roma ed il finanziamento dell’ Unione Europea) (video dalla webTV della Provincia di Roma), vincendo nel 2012, con il video DISCRIMIN-ACTION per la selezione di Voiceout, un viaggio a Bruxelles, dove gli studenti hanno presentato al Parlamento Europeo una proposta (WHITE PAPER) contro le discriminazioni.
L’apertura intellettuale e la disponibilità a mettere in discussione certezze e pregiudizi devono caratterizzare anche il processo di acquisizione delle conoscenze. Nell’impostare il dialogo educativo, in tutte le discipline, l’obiettivo primario è infatti quello di sollecitare e far maturare negli studenti l’interesse, la partecipazione, l’autonomia di giudizio e lo spirito critico.
Dentro questa cornice relazionale e cognitiva va inserita la specificità del corso di studi del Liceo classico.
E’ opportuno rammentare che la struttura complessiva della scuola superiore italiana (ordine, orario, contenuti delle discipline) è rimasta sostanzialmente identica da 80 anni fino alla riforma Gelmini. Nell’ordinamento della riforma Gentile, voluta dal fascismo, il Liceo Classico occupava il vertice, nella convinzione che negli studi umanistici, e soprattutto nella preparazione linguistico-retorica delle lingue classiche, vi fosse il fondamento più alto della cultura, la palestra più formativa e selettiva.
Questo aspetto di rigore e metodo che gli studi classici pretendono è una tradizione che non va disattesa bensì rafforzata, ma è altrettanto evidente che tutte le discipline del Liceo classico, i loro contenuti, e i rapporti reciproci nella formazione complessiva dello studente, debbono essere profondamente innovati e ripensati.
Nella classicità greca e latina sta la radice più profonda dell’identità culturale dell’Europa della quale i nostri studenti si avviano a diventare cittadini, ma, per renderne l’apprendimento davvero formativo, occorre tener conto della nuova fisionomia degli adolescenti di oggi, della loro preparazione di base, dei ritmi di studio e apprendimento, delle motivazioni, dei gusti e via dicendo
Ciò significa prima di tutto che lo studio normativo delle lingue classiche non è un fine, ma un mezzo e va dunque alimentato da metodi di insegnamento più duttili ed agili, per stimolare interesse e passione, non frustrazione e passività.
In secondo luogo è tradizione didattica del Socrate una visione globale delle discipline, accomunate dal perseguimento di un metodo di studio induttivo e critico, alla ricerca di moduli didattici di tipo interdisciplinare.
Per queste esigenze il nostro istituto ha da tempo combattuto qualsiasi tipo di contrapposizione tra cultura umanistica e scientifica, introducendo in tutte le sezioni alcuni cambiamenti rispetto all’ordinamento tradizionale: in particolare il prolungamento nell’intero quinquennio della Lingua straniera e l’ampliamento dello studio della Storia dell’Arte, attraverso l’introduzione della disciplina a partire dal quarto ginnasio. Inoltre, per tutti coloro che scelgono di non avvalersi dell’insegnamento di Religione Cattolica, il Liceo Socrate offre l’alternativa dell’insegnamento di Storia della Musica ed Educazione all’Ascolto, secondo un progetto di provata efficacia.
Per quanto riguarda il potenziamento della matematica, pur nel venir meno dei finanziamenti ministeriali, il Liceo si è sempre impegnato a sostenere e a continuare, a proprie spese, la sperimentazione avviata, nella misura in cui questa rispondesse ai bisogni dell’utenza.
Tutto ciò è ormai superato con l’introduzione del nuovo ordinamento previsto dalla riforma Gelmini, presente nell’anno scolastico 2012/2013 nei primi tre anni di corso (vedi POF) e destinato a compiersi nell’intero percorso liceale nell’anno scolastico 2014/2015.
S’intende, inoltre, proseguire sulla strada dell’ introduzione, in tutte le discipline, delle moderne metodologie informatiche, con una rete facilmente utilizzabile da docenti e studenti, in quanto non solo ausilio didattico, ma anche educazione ad un uso non superficiale delle opportunità offerte dalla Rete.
Tradizione consolidata del Liceo Socrate è, infine, l’attivazione di numerose iniziative extracurricolari, che, tutte, concorrono alla formazione culturale e umana dello studente, in piena sintonia con le direttive fin qui indicate. La frequenza pomeridiana della scuola in attività che ampliano e approfondiscono le conoscenze curricolari, come i corsi di lingue straniere, o che sviluppano e consolidano le capacità espressive e creative di ciascuno, come l’attività del gruppo sportivo, i laboratori di musica e teatro (uno spettacolo prodotto negli anni passati, tratto da Čekhov ha vinto, in un concorso internazionale, la medaglia del Presidente della Repubblica) offre ai ragazzi di oggi, a volte disorientati o disimpegnati, un luogo sicuro di apprendimento e di relazione.
Tra le diverse attività, sperimentiamo da qualche anno una forma di accoglienza innovativa che vede impegnati un gruppo di studenti del quarto anno di corso, appositamente formati, come peer tutor dei loro compagni che iniziano il percorso nella scuola superiore.

Libri , tra promozione e rimozione

Oltre il 40% degli italiani non legge i quotidiani o li legge meno di una volta a settimana: se leggono poco i genitori leggono poco anche i figli, infatti di libri ragazzi non se ne vede nemmeno l’ombra. Impressiona il fatto che oltre la metà degli adolescenti maschi non legga alcun libro o comunque meno di uno l’anno.

Leggere è un privilegio esclusivo degli esseri umani: nessun’ altra creatura vivente possiede le stesse capacità. Attraverso la lettura possiamo venire a contatto con centinaia di migliaia di altre vite oltre che con la nostra e possiamo comunicare con saggi e filosofi che sono vissuti anche migliaia di anni fa.

Allo stesso modo, tra un libro è l’altro è possibile anche passare qualche momento di puro divertimento e relax. Per esempio, in occasione del Capodanno Sheraton Roma 2020, nella splendida cornice romana, si può godere di un 31 dicembre assolutamente indimenticabile. Leggere è come fare un’escursione. Si può viaggiare in tutte le direzione e conoscere nuovi luoghi e nuove persone. I libri per ragazzi spesso ci trasportano in altri paesi dove possiamo incontrare personaggi che possono diventare i nostri maestri di vita, che possono aiutarci a trovare le risposte ai nostri quesiti. I libri possono dare l’opportunità di partecipare a una spedizione con Alessandro Magno o di diventare amici di persone come Socrate o Platone e intrattenere una conversazione con loro.

Le grandi opportunità offerte dai libri

Secondo il matematico e filosofo francese Blaise Pascal (1623 – 62) le persone sono “canne pensanti”. E leggere è essenziale per pensare. E’ importante trovare il tempo per leggere e riflettere seriamente sulle cose.

La forza della lettura, in effetti, risiede nel fatto che permette di sviluppare la propria immaginazione e la capacità di pensare. Leggere permette di creare un qualcosa nella propria mente, nella propria vita. Dà sostanza alla crescita della persona evitando così di rimanere ottusi.

Cerchiamo di pensare a che cosa unisce e rende uguali e cosa distingue e rende diversi i ragazzi e le ragazze d’Europa e del Mondo? Li unisce la voglia di imparare, la curiosità che li spinge a interrogare il Mondo e a porre mille domande. Li unisce, inoltre, il diritto ad una nascita non violenta, alla salute, ad essere riconosciuti soggetti autonomi, il bisogno e diritto all’istruzione, alla conoscenza e alla creatività.

Cosa, invece, differenzia i ragazzi e le ragazze del Mondo? Li differenzia l’accento e i suoni della lingua, la propria cultura, l’irripetibilità del proprio modo di essere, pensare, esprimersi e comunicare. Differenze queste che sono valori e risorse, diritti da rivendicare, rispettare e far rispettare. Troppo spesso, tuttavia, tali differenze si traducono in trappole che fanno scattare processi di esclusione e discriminazione.

Cultura e interculturalità

Come passare da una società multiculturale, caratterizzata dalla presenza di una crescente pluralità di etnie, lingue e culture tra loro separate e talvolta ostili, ad una società interculturale, di produttiva interazione e integrazione in cui le varie culture siano in grado di dare e prendere elementi della propria specificità? Se l’interculturalità consiste nella disponibilità ad uscire dai confini della propria cultura per entrare nei territori di altre culture e apprendere a vedere, conoscere ed interpretare la realtà secondo schemi e sistemi simbolici differenziati e molteplici, un progetto di educazione interculturale comporta lo sviluppo di pensiero aperto e flessibile. La scuola è uno dei luoghi nevralgici per la costruzione di tali obiettivi, e deve poter essere uno spazio di arricchimento di ogni allievo, ma anche di orientamento.

Le barriere etniche, linguistiche, culturali, mentali e relazionali si abbattono con la conoscenza e quindi anche con la lettura di libri che aiutano i giovani ad andare verso gli altri e quindi a comprendere le differenze, con la padronanza di strumenti di pensiero in grado di interpretare i caratteri di connessione e di integrazione che unificano e collegano le varie culture. Per costruire pensiero e personalità interculturali occorre poter offrire ai ragazzi una molteplicità di alfabeti e di saperi, attraverso cui apprendere a vivere la pluralità come costitutiva dei sistemi viventi e di quelli simbolico-culturali. Solo attraverso alfabeti e saperi molteplici e articolati è, infatti, possibile difendere l’identità e la propria autonomia intellettuale, contrastare la dipendenza e l’omologazione.